martedì 16 agosto 2011

Clafoutis alle pesche

Adoro le pesche nettarine, così dolci, croccanti, profumate e dalla inconfondibile buccia liscia (detesto le pesche con il peletto, mi fanno venire i brividi ad ogni morso!). Conoscete il clafoutis? è un antico dolce francese che si faceva con le ciliegie, il liquore cherry, il burro e il latte. Siccome io sono astemia e non bevo latte ho rivisitato la ricetta cambiando tipologia di frutta (si può fare con tantissime varietà di frutta!), ho tolto il burro e il latte ed ho eliminato anche lo cherry, rendendo questo dolce adatto ai bambini, agli ovo-vegetariani e a tutti quelli che non tollerano il lievito. Iniziamo con la lista degli ingredienti:

-8 pesche nettarine biologiche di media grandezza
-3 uova biologiche
-100gr di guarapo (zucchero integrale di canna biologico)
-90 gr di farina di grano tenero bio (a piacere integrale)
-olio extravergine di oliva bio per ungere la pirofila
-zucchero grezzo di canna biologico per ricoprire le pareti della pirofila



Iniziamo lavando bene le pesche e tagliandole a pezzetti grossolani senza togliere la buccia.




Nel frattempo accendiamo il forno a 180 gradi ed ungiamo con l'olio una pirofila da forno con i bordi alti e cospargiamola con lo zucchero grezzo di canna biologico.


Di solito non utilizzo questo tipo di zucchero per cucinare perchè preferisco usare il guarapo ma non c'è niente di più delizioso che utilizzare zucchero granelloso per rivestire le pirofile perchè dopo la cottura rimane una dolce crosticina che nessun altro tipo di zucchero riesce a fare!
Rompete tre uova biologiche in una terrina ed aggiungete 100gr di guarapo e iniziate a sbattere con le fruste elettriche a massima potenza per il tempo necessario a far raddoppiare in volume il composto e fino a che non risulti spumoso e chiaro.




A questo punto aggiungete 90 gr di farina setacciata avendo cura di procedere piano piano e di mescolare con un cucchiaio di legno un po' per volta in modo da mantenere l'impasto morbido e spumoso.


Adagiate le pesche tagliate a pezzetti sul fondo della terrina avendo cura di spargerle in modo uniforme.



Versate sopra il composto in modo da ricoprire tutta la frutta e infornate a forno già caldo per 45 minuti esatti.



Sfornate il dolce e lasciate riposare per 5 minuti, poi cospargetelo di zucchero a velo.




Il clafoutis va mangiato caldo o al massimo tiepido perchè sprigiona al meglio tutti i succhi e gli aromi della frutta. Come dicevo, si possono utilizzare diverse varietà di frutta, ma il massimo si ottiene con frutta un po' acida e che contiene parecchia acqua (le ciliegie sono infatti perfette!). Se utilizzate frutta meno acquosa come le mele, potete aggiungere al composto circa 100ml di latte di soia o di riso per dare una consistenza più cremosa all'impasto. Quasi quasi mi preparo un clafoutis ai kiwi, che ne dite? Se poi volete accompagnarlo con un po' di panna o di gelato alla vaniglia (perfetto anche alla soia) io non posso che appoggiarvi ed imitarvi in questo caso!