mercoledì 25 settembre 2013

Un giorno da cuoca a Serendipità

Oggi mi sono offerta come cuoca volontaria per cucinare il pranzo a Serendipità, la nuova scuola materna di stampo libertario/montessoriano che è nata nella mia città e a cui ho iscritto la mia bimba più grande. 
Se volete sapere di più su questa scuola potete leggere questo articolo e quest'altro. Serendipità è una casetta di campagna immersa in un fitto bosco di ulivi, ginestre, fichi, ciliegi, alberi di giuggiole, di mele e di noci, circondata da viti, lavanda e un ettaro di terreno che presto accoglierà un orto e alcuni animali 



In qualità di nutrizionista ho il piacere di ideare il menù ogni settimana e di supervisionare la spesa. Le materie prime che ho scelto di utilizzare provengono quasi tutte da produttori locali e sono tutte di origine biologica, persino il sale a Serendipità è il migliore che si possa trovare! Ogni giorno ai 15 nanetti che frequentano la scuola viene proposto per pranzo un piatto a base di cereali (a volte integrali) conditi o affiancati da legumi e verdure sia crude che cotte. Per ora l'unica fonte di proteine animali sono le uova, il resto dei piatti prevede solo cereali, proteine vegetali da legumi, tofu e seitan e tante tante verdure.
Il cuoco ufficiale è Marco ma le maestre Emily e Veronica hanno chiesto alle mamme dei bambini che frequentano di poterlo aiutare qualche volta in cucina così ho rotto il ghiaccio io e oggi sono entrata per la prima volta nella cucina di Serendipità. Sono arrivata alle 11 e la scuola era vuota e insolitamente silenziosa perchè alcuni bimbi sono andati a fare una gita in biblioteca e altri in fattoria a trovare i vicini contadini. 
Come una novella Biancaneve sono entrata nella casetta e ho trovato una pila di piattini, posate e bicchieri sporchi contenenti i residui di cibo della merenda mattutina, 15 seggioline attorno ad un tavolo che raccontava di condivisione, allegria e risate fanciullesche. Ho approfittato per vedere cosa mangiano a merenda i nanetti di Serendipità e con gioia ho scoperto che bevono il succo d'uva raccolta e spremuta da loro, mangiano le giuggiole appena raccolte dai loro alberi e un pezzo di dolce fatto in casa da una delle mamme che a rotazione si offrono di prepararlo.
Dopo aver ripulito tutto mi sono messa all'opera sotto lo sguardo vigile della mia bimba piccola che ha due mesi ma tanta voglia di conoscere il mondo che la circonda ma proprio sul più bello viene sempre colta da sonni così profondi che durano ore intere!
Ho preparato l'hummus di ceci (che Marco aveva cotto il giorno prima e servito insieme al cous cous) da portare in tavola insieme alle carote crude come antipasto e poi ho voluto stupire i bambini con una preparazione insolita: spaghetti alla carbonara vegana! Niente pancetta e niente uova ma un panetto intero di tofu affumicato e un litro intero di latte di soia che magicamente si sono trasformati in una cremina gialla gustosissima. Ero davvero emozionata e non vedevo l'ora di ricevere il responso dei 15 nanetti, anche un po' nervosa perchè in realtà ho tenuto diverse volte corsi di cucina ma il giudizio di questi 15 piccoli palati per me è davvero importante per capire se è davvero fattibile proporre una sana alimentazione anche ai bambini che sono notoriamente molto esigenti in fatto di cibo!
L'arrivo dei bimbi è stato preceduto dal suono allegro delle loro vocine e in men che non si dica era tutto un apparecchiare e passare piatti e posate e spostare sedie per mettersi vicino all'amico del cuore o alla maestra preferita. Ho portato in tavola l'hummus diviso in 4 piatti e poi le carote tagliate a bastoncino e qualche fettina di pane integrale alle erbe fatto in casa dalla mamma di una dei nanetti che si sono avventati sulla salsina con una fame da lupi e hanno spazzolato i piatti in pochi minuti. Quando è arrivata la pasta hanno accolto con titubanza questi lunghi fili gialli ma poi uno dei nanetti ha rotto il silenzio dicendo:" sembra la cacca di Sante". Sante è il figlio di Veronica, una delle maestre e ha solo tre mesi ed è la mascotte di Serendipità. A sentire la parola "cacca" si sono tutti messi a ridere e hanno cercato di indovinare cosa fosse quello strano condimento della pasta tirando in ballo creme di draghi e frittate. La pasta è stata così tanto gradita che tutti hanno fatto il bis e qualcuno ha riempito il piatto 4 volte, cercando poi ristoro in uno dei materassi usati per le coccole del dopo pranzo e le letture ad alta voce.
I nanetti hanno poi sparecchiato e sono tornati alle loro felici attività lasciando me e le maestre a gustare quel che rimaneva del pranzo (ecco qui immortalata Veronica che ruba l'ultimo pezzo di pane con l'hummus)




E questa è la cucina di Serendipità dopo il mio passaggio...



Domani sarò di nuovo io la cuoca, chissà cosa penseranno quando troveranno l'orzo e i medaglioni di lenticchie nei loro piatti? Ai palati posteri l'ardua sentenza!